Nel corso degli anni la disciplina delle gare d’appalto in Italia si è molto evoluta, armonizzandosi con le politiche dell’Unione europea soprattutto per quanto riguarda sostenibilità e rispetto ambientale in senso lato e trasparenza delle procedure, pur conservando come è giusto le caratteristiche più adatte all’organizzazione della Pubblica Amministrazione del nostro Paese.
Da quando sono stati introdotti i Criteri Ambientali anche per i lubrificanti, poi, ci siamo sentiti coinvolti impegnandoci a diffondere il più possibile le informazioni relative ai lubrificanti biodegradabili che, in questo specifico ambito sono senza ombra di dubbio i prodotti che ad oggi hanno un impatto minimo sull’ambiente grazie alle caratteristiche che li contraddistinguono.
Eppure, nonostante l’applicazione di CAM nelle gare d’appalto sia obbligatoria da anni e nonostante i numerosi approfondimenti disponibili sull’argomento, risulta evidente che manca ancora un’adeguata conoscenza da parte del personale delle PA e mancano anche adeguati controlli sull’effettivo rispetto sia nella fase preliminare che nelle fasi successive all’assegnazione della gara.
Dal nostro punto di vista SCARSA PREPARAZIONE DEL PERSONALE e MANCANZA DI CONTROLLI nel corso di tutta la durata dell’appalto sono i due motivi principali motivi per cui l’applicazione dei CAM non si è ancora consolidata.
EPPURE le figure e le normative che regolano FORMAZIONE E VIGILANZA sulla corretta esecuzione degli appalti ci sono. Anzitutto il codice degli appalti del 2023 ha individuato nel RU, Responsabile Unico, il soggetto deputato a svolgere attività di controllo e coordinamento sull’esecuzione dell’appalto: è questa figura quindi a cui rivolgere eventuali segnalazioni di inadempienze o irregolarità.
Sempre riguardo alla vigilanza e alla adeguata formazione del personale è utile menzionare da un lato una DELIBERA dell’ANAC ( Autorità Nazionale Anticorruzione) e dall’altra una Direttiva della presidenza del Consiglio dei Ministri.
Per quanto riguarda la prima, si tratta della Delibera n. 497 del 29 ottobre 2024 avente ad oggetto “Indicazioni alle stazioni appaltanti in merito alle modalità di espletamento dei controlli e delle verifiche da svolgere durante la fase esecutiva degli appalti di servizi e forniture” : in sintesi, la Delibera , indirizzata a tutte le stazioni appaltanti, dopo una serie di premesse tra le quali la constatazione di numerose anomalie ed irregolarità risultanti da una capillare attività di vigilanza d’ufficio su numerosi e diversi appalti, sollecita le stazioni Appaltanti:
- ad effettuare ISPEZIONI A SORPRESA CON CADENZA PERIODICA
- a preparare una CHECK LIST con l’individuazione delle FATTISPECIE DI INADEMPIMENTO da cui prenderebbe successivamente il via un procedimento disciplinare con conseguenti sanzioni
- a delineare in maniera precisa l’ITER PROCEDURALE successivo all’accertamento di una violazione/irregolarità
LA DELIBERA SOLLECITA INOLTRE LE STAZIONI APPALTANTI A INTEGRARE il personale eventualmente necessario affinché i controlli e la funzione di vigilanza in generale siano davvero efficaci.
Il secondo aspetto che a nostro parere è altrettanto cruciale per la corretta esecuzione dei contratti pubblici, è la formazione del personale.
Citiamo al riguardo la Direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 14/01/2025 “ Valorizzazione delle persone e produzione di valore pubblico attraverso la formazione. Principi, obiettivi e strumenti”
La Direttiva è particolarmente significativa perché fa riferimento al PNRR e alla necessità che il personale della Pubblica Amministrazione sia adeguatamente formato rispetto a3 macro aree:
COMPETENZE per la TRANSIZIONE AMMINISTRATIVA
COMPETENZE per la TRANSIZIONE DIGITALE
COMPETENZE per la TRANSIZIONE ECOLOGICA
Per quanto riguarda le COMPETENZE per la TRANSIZIONE ECOLOGICA la direttiva individua 3 ambiti chiave per far sì che la transizione ecologica si realizzi:
- Creazione di una base culturale e valoriale x orientare il comportamento
- Realizzazione di azioni concrete per la promozione di politiche e pratiche sostenibili
- Adozione di strumenti di programmazione, monitoraggio e valutazione delle politiche pubbliche in ottica di sostenibilità
L’aspetto delle competenze è davvero importante, perché la consapevolezza di ciò che un progetto propone e la capacità di valutarne la validità e l’effettiva applicazione in itinere è la condicio sine qua non per far sì che i CAM siano rispettati.
Ricordiamo che ogni appalto finanziato con i fondi del PNRR deve essere sostenibile e rispettare i CAM.
Nella relazione CAM, in modo particolare, devono essere descritte le scelte progettuali che garantiscono il rispetto ai dei criteri, quindi tuttala documentazione relativa ai materiali, eventuali certificazioni, le tipologie dei mezzi di prova a supporto di quanto dichiarato.
Nel caso dei lubrificanti, quindi, la Relazione CAM deve contenere tutte le informazioni che garantiscono ad esempio la biodegradabilità: certificazione EU Ecolabel se presente, test OECD, schede tecniche, eventuali report sull’efficienza e le prestazioni .